Nuove consapevolezze e vecchi amori
San Valentino alla Torre del Saracino ha spesso rappresentato il …
Ok, lo ammettiamo: la “colpa” è anche nostra, per via di qualche fotografia con quel panorama mozzafiato sullo sfondo, il mare che praticamente abbraccia gli ospiti della Torre mentre sono seduti nella teca a gustarsi le creazioni di Gennaro.
Quel tavolino lì, avete già capito quale, è diventato ambitissimo e ovviamente non può che essere motivo di orgoglio per chi ha pensato ed immaginato come la teca sarebbe potuta diventare uno spazio ancor più “gustoso”.
Tuttavia, per noi che siamo innamorati di ogni singolo angolo della Torre ci sono altri punti di osservazione privilegiati. La terrazza, ad esempio, è sospesa tra mare e cielo, nascosta agli occhi di chi passeggia e per questo ancor più romantica. La chiesa della Santissima Annunziata sullo sfondo in alto da lì sembra tanto imponente quanto rassicurante. Il Vesuvio, invece, trasmette energia e passione.
La sala, poi, è il cuore della Torre, il luogo più intimo e anche più “sacro” perché da lì si può sbirciare la cucina tramite gli oblò e nel contempo sentire il fruscio del mare. Lo vedi lì e ti sembra di toccarlo ma nel contempo si può apprezzare la ricercatezza – ad esempio – degli addobbi floreali mentre magari si diffondono i profumi che arrivano dai piatti messi sul “passo”.
Ecco perché ogni singolo ambiente della Torre è speciale, anzi c’è una Torre tutta da scoprire nel senso che al suo interno – mentre si apprezza l’aperitivo – è possibile godersi pace, relax ed un design ricercato capace di fondere antico e moderno restando però coerente con la struttura originaria. Una Torre che per noi è storia, tradizione ed un angolo di paradiso, non solo quel tavolo d’angolo nella teca…
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