Dalla brigata alle stelle
Ce li ricordiamo tutti i ragazzi che passano dalla Torre, …
Che la minestra di pasta mista con pesci di scoglio e crostacei di Gennaro Esposito sia un piatto iconico ormai è cosa nota, visto che si tratta di una delle creazioni più riuscite dello chef della Torre del Saracino.
Che però diventasse addirittura un’opera d’arte, onestamente era difficile aspettarselo. Federico Cantale, giovane artista milanese tra i più in vista della sua generazione, ha infatti tratto ispirazione da questa ricetta per una scultura che è attualmente esposta nella Galleria d’arte contemporanea Federica Schiavo di Milano. Il lavoro parla di geometria, è una composizione di piccole sculture minimaliste. Cantale si è mosso attraverso una ricerca progettuale simile a quella che ha guidato Gennaro verso la sua idea: uno sguardo attento, infatti, scoprirà che il caos organico che abbiamo davanti, nella scultura come nel piatto, è falso, costituito in realtà da un ordine preciso in cui ogni elemento segue una simmetria.
Tutto è dunque geometria e colore, che compongono, nell’immaginazione dell’autore, una convincente minestra di pasta. Dunque, l’apparente caos generato dalla presenza della pasta ha stimolato l’abilità di Cantale nel giocare con le geometrie, nel muoversi sapientemente fra le forme per interpretare, con la sua iconografia così pop, un piatto che diventa adesso simbolo della cultura contemporanea e insieme della tradizione, riuscendo a fare dialogare diverse discipline.
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