Nuova sensibilità, nuove consapevolezze
Quando mi chiedono, specie in questo periodo così difficile, dove …
Sono tutti a chiedersi, a chiedermi, cosa è cambiato nel mondo della ristorazione ora che le attività hanno riaperto tenendo conto – ovviamente – del distanziamento sociale e di nuove misure di sicurezza.
Inutile dare risposte generiche, meglio raccontare le proprie esperienze. In queste settimane, la Torre del Saracino mi ha trasferito a pieno quel desiderio di normalità che logicamente si avverte dopo mesi di lockdown. Non c’erano molti dubbi su quest’aspetto, ne avevo qualcuno in più sul desiderio di socialità tra le persone, che invece ho riscontrato essere intatto, anzi per certi versi ancora più spiccato.
Siamo ripartiti da “casa”, dai nostri clienti locali che ci hanno sostenuto – come sono soliti fare anche di inverno – permettendoci di avere risposte, in termini di presenze, simili a quelle ricevute lo scorso anno in questo periodo.
Allo stesso modo, è stato bello scoprire quanti nuovi amici siano venuti alla Torre, dopo tanta “clausura”, alla ricerca di un viaggio nella cultura culinaria mediterranea.
Qualcosa è cambiato, certo. Innanzitutto il menu, ma per una questione di stagionalità, mentre alle nuove disposizioni ci siamo ormai tutti abituati – noi che lavoriamo in cucina o in sala come i nostri ospiti – e non le avvertiamo quasi più come imposizioni.
Spesso, nel periodo di chiusura, mi è stata posta appunto la domanda su come sarebbe cambiata la ristorazione ed io continuavo a spiegare che in realtà sarebbero cambiate alcune modalità di approccio (a partire magari dalla prenotazione o dai menu) ma non sarebbero cambiate le idee, le sperimentazioni, le ricerche, i piatti che ciascuno di noi prova a sviluppare al meglio.
Adesso inizia ad intravedersi qualche turista e questo favorirà anche la ripresa di IT, a Ibiza come a Milano, che sarà ancora più stimolante quando si tornerà a viaggiare più liberamente, aspettando che pure IT London possa tornare operativo.
Ovunque, tuttavia, sembra quasi che la gente voglia godersi il premio della libertà. Ed è una bella sensazione.
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