In Cucina con lo Chef

Polipetto verace affogato con involtino di scarola

Ogni piatto racconta una storia, ma alcuni sono particolarmente significativi perché ci fanno viaggiare indietro nel tempo e ci permettono di scoprire la cultura e le tradizioni di un determinato luogo. Con la più grande e rispettosa modalità di preparazione tramandatami da una famiglia di pescatori delle mie parti, vi propongo il mio “Polipetto verace affogato con involtino di scarola”.

 

Tipologia piatto:
Secondo piatto

Tempi di preparazione:
45 minuti

Ingredienti per 4 persone:
· 80 gr olio extravergine di oliva
· 80 gr olive nere di Gaeta (denocciolate e sbollentate partendo da acqua fredda)
· 20 gr capperi dissalati (sbollentati partendo da acqua fredda)
· 20 gr uva passa (precedentemente ammollata in acqua fredda) · 10 gr pinoli (precedentemente tostati)
· 4 polipetti veraci puliti
· 1 peperoncino piccante fresco
· pomodori del piennolo
· 1 ciuffo di prezzemolo
· 1 becco d’aglio
· sale e pepe quanto basta.

 

Preparazione:

Pulire i polipetti e farcire la testa con un trito di pomodoro, prezzemolo, peperoncino. Disporli in un tegame di coccio ed aggiungere uno spicchio d’aglio e 60 gr di olio extravergine. Coprire bene, trasferire il tegame su di una piastra e lasciare cuocere per 30 minuti. A parte, lessare la scarola in acqua bollente salata e far raffreddare in una ciotola con acqua e ghiaccio. In una padella, rosolare con un filo di olio extravergine l’uvetta, le olive, i pinoli e i capperi, salare a piacere e tenere da parte. Disponete 2-3 foglie di scarola adiacenti l’una all’altra, disporci sopra il ripieno precedentemente preparato, arrotolate il tutto a formare un involtino. Proseguire fino a completamento degli involtini. Disporre gli involtini di scarola su una teglia da forno e far cuocere gli involtini al forno a 180° per 10 minuti.

 

Composizione del piatto:

Disporre gli involtini al centro del piatto, adagiare sopra il polipo verace e guarnire con il sughetto di cottura emulsionato con olio extravergine d’oliva.

 

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