Storie di Territorio

Da Vico alla cucina… e viceversa

“Vicanità” e qualità. Creare una vera e propria rete, un sistema produttivo legato al territorio e all’eccellenza. Amici, produttori e… concittadini. Gennaro Esposito è da sempre legato in modo viscerale a Vico Equense, ma ciò non toglie che una innata curiosità lo abbia spesso spinto a provare, sperimentare, assaggiare materie prime che provengono da lontano. Vico, però, è casa sua ed è lì che trova ispirazione, spesso, per i suoi piatti. Insomma, in cucina lo chef della Torre del Saracino viaggia e spazia ma della sua cucina la “vicanità” è un tratto distintivo.

 

Del resto, un ristorante ha bisogno anche di una serie di prodotti che ne animano la quotidianità e che, nel caso della Torre del Saracino, debbono necessariamente essere di eccellenza. Così, Gennaro ha avvertito da tempo la necessità di “fare sistema” a Vico Equense, provando a scovare il meglio che c’è in zona, ad “educare” i selezionatori alla ricerca dei prodotti di qualità, a scoprire sempre qualcosa di nuovo, sorprendente e diverso che arrivi direttamente dal suo territorio alla sua tavola.

 

Ed allora, basta una “passeggiata vicana” con lo chef per conoscere quella filiera cui lui si rivolge in pratica ogni giorno. Si va dalla Marina di Seiano, proprio dinanzi al ristorante, dove i pescatori rientrano con il loro prezioso “bottino” per mostrarlo orgogliosi allo chef fino al centro di Vico Equense dove ci si approvvigiona della frutta di stagione. I soliti cordiali saluti con l’amico Antonio Caccioppoli, due chiacchiere sulla bontà dei prodotti e la loro provenienza: il rapporto di fiducia è ormai consolidato, impossibile rivolgersi altrove. Ciò che serve arriva poi al ristorante, insieme magari alle cassette di pomodori che vengono raccolte direttamente a Montechiaro, la frazione di Vico che “domina” in pratica l’intero golfo: i pomodori sono una coltivazione di tutta la zona, la scelta è ricaduta su un produttore specifico (Donato) non certo a caso. Lì, a Montechiaro, c’è anche l’orto di famiglia da lì il papà dello chef, Alberto, scende ogni giorno a Seiano con qualche “chicca”. E poi ancora l’olio, i fagioli ed infine, da un’altra frazione di Vico, Pacognano, il “mitico” provolone del Monaco del caseificio De Gennaro che rappresenta l’orgoglio culinario di una intera comunità. Una comunità della quale Gennaro è fiero “ambasciatore”, non a parole ma con i… prodotti che utilizza nel suo ristorante.

 

 

 

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